Santa Battista da Varano e i "Precetti per chi ha intrapreso la vita religiosa"
Nell’omelia del 17 ottobre 2010 papa Benedetto XVI presentò sei nuovi santi “alla venerazione della Chiesa universale e parlò sulla fede “essenziale come base dell’atteggiamento della preghiera”. Ricordò tra i sei Camilla Battista da Varano:
“Santa Battista Camilla Varano, monaca clarissa del XV secolo [Camerino, 1458-1524], testimoniò fino in fondo il senso evangelico della vita, specialmente perseverando nella preghiera. Entrata a 23 anni nel monastero di Urbino [1481], si inserì da protagonista in quel vasto movimento di riforma della spiritualità femminile francescana che intendeva recuperare pienamente il carisma di santa Chiara d’Assisi. Promosse nuove fondazioni monastiche a Camerino [1484], dove più volte fu eletta abbadessa, a Fermo [1505] e a San Severino [1521-22]. La vita di santa Battista, totalmente immersa nelle profondità divine, fu un’ascesa costante nella via della perfezione, con un eroico amore verso Dio e il prossimo. Fu segnata da grandi sofferenze e mistiche consolazioni; aveva deciso infatti, come scrive lei stessa, di «entrare nel Sacratissimo Cuore di Gesù e di annegare nell’oceano delle sue acerbissime sofferenze». In un tempo in cui la Chiesa pativa un rilassamento dei costumi, ella percorse con decisione la strada della penitenza e della preghiera, animata dall’ardente desiderio di rinnovamento del Corpo mistico di Cristo”.
Le parole di papa Benedetto accompagnano al meglio la lettura di questa elegante e semplice poesia, ammonimento fatto con il cuore alle suore del quattro-cinquecento.
“PRECETTI PER CHI HA INTRAPRESO LA VITA DI RELIGIOSA
O tu, che diventasti religiosa
lasciando il mondo sol per Dio servire,
esponti lieta ai stenti ed al patire,
e sii paziente sopra ogn’altra cosa.
Al secol lascia il tuo proprio parere,
e come se già fossi in sepoltura,
cosa del mondo non voler sapere.
Se conservar ti vuoi con mente pura
e in abbietta umiltà star timorosa,
d’amare Dio con tutto il cor procura.
Hai bisogno di buona armatura
per rintuzzare ogni aspra tentazione
e star lontana da ogni macchia impura.
Nel fervor primo e santa intenzïone,
tienti d’ogni altra assai più difettosa
e le compagne abbi in buona opinione.
Rènditi d’ogni affetto dispogliata
se vuoi sicuramente a Dio servire,
va’ per la via per dove sei guidata.
Procura puramente d’ubbidire,
e rivolta la mente lieta a Dio,
sfòrzati a Lui di tutto cuor servire.
Poni la guardia da ogni lato al core,
chè vano amor non possa dentro entrare,
fuggi le compagnie e il van favore:
questi in giù fan l’Alma traboccare
onde da tal semenza velenosa
più che dal fuoco ti conviene guardare.
Quando puoi cerca in cella di fuggire,
e negli affari altrui non t’impacciare,
ma pensa spesso che devi morire.
Senza bisogno mai non dèi parlare,
non mormorar, né al scandalo ti dona,
e guarda ben altrui non invidiare.
Con puro affetto e con retta intenzione
sii sollecita al vivere regolare,
e dàtti quanto puoi all’orazione.
Guàrdati il tempo via mai non gittare,
anzi, se sei di Cristo fedel sposa,
pensa ogni giorno che venisti a fare.
Abbi in te pace e vera umilitade,
ed il rancor nel core non nudrire,
ma tieni sempre in te gran caritade.
Per Dio devi a ciascuno ben servire
per non esser giammai ansïosa,
e cerca l’altre tutte riverire,
ma il dolce tuo Signor sopra ogni cosa”.
Raccolto da P.I.M., 14 luglio 2023.
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